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Donna: Seconda parte!

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Messaggio  Bella Cullen <3 Ed Mer Dic 17, 2008 2:06 pm

[Seconda parte]
“… io non sto facendo niente”
Bella aprì gli occhi e lo guardò incredula.Lui le portò una mano sul suo petto freddo e gliela mise sul cuore.Era muto.
“Se potesse battere amore mio,sarebbe già esploso credimi!”
A quelle parole una lacrima,forse stupida,le rigò una guancia,che lui asciugò subiro con un bacio.
Bella gli prese il volto tra le mani e lo attirò a sé, prima di baciarlo a lungo, le labbra tremanti.
“Ti amo”
Edward le sorrise, ancora una volta, il volto in parte coperto dai capelli che a tratti sembravano danzare contro la luce flebile “… ti amo”
“Giurami che non vorresti essere da nessun’altra parte”
Edward le rivolse un piccolo sorriso colpevole. “E’ dentro di te che vorrei essere”
“Siamo in due, allora” le rispose lei, intimidita, prima di mordersi un labbro. “Perché anch’io vorrei che tu fossi dentro di me”
Edward non rispose… si appoggiò sul cuscino con una spalla e prese ancora una volta le mani di Bella nelle sue, prima di abbassarle all’altezza dei suoi boxer.
Tremando e con l’aiuto di Edward Bella riuscì a liberarlo da quell’ultimo indumento.
Il ragazzo strinse forte i pugni per trattenersi ancora qualche istante, cercando nel volto di Bella la sicurezza senza la quale non avrebbe mosso un dito.
“Voglio che mi fermi appena sentirai un po’ di dolore”
Bella annuì flebilmente.
La vide dischiudere le labbra in un piccolo sorriso. Dolce. Malizioso. Tenero. Unico. Suo.
<<Dannazione se era bella… e sapeva che sarebbe morto pur di poterla sentire sua nel più totale e svergognato dei modi.>>
“E’ per momenti come questi che vale la pena di vivere cento anni…”
Si guardano un ultimo istante,prima che lui si spingesse delicato dentro di lei.
Bella spalancò gli occhi mentre fuoco e ghiaccio le esplodevano nel petto che si sollevò in uno spasmo, andando a sfiorare i muscoli tonici e tesi di Edward, mentre il suo corpo si irrigidiva a causa dell’intrusione.
Cercò il suo sguardo e lo vide teso e vibrante come una corda di violino.
Avvertì la mano di Edward cercare la sua, poco prima che si raggiungessero ed intrecciassero le dita uno con l’altra, con forza, con decisione.
Le sue dita si ancorarono ancora più violentemente a quelle di Edward mentre il ragazzo spingeva un po’ di più, sempre di più… ma non le mancò mai il fiato come quando lo vide mordersi spasmodicamente un dito. E fu allora che se ne accorse. Che riuscì a percepire chiaro e netto, nonostante la turbolenta nuvola di passione, l’odore del sangue. Del suo sangue. Di quel sangue che faceva impazzire Edward.
Lei capì che per lui quello era un grandissimo sforzo...lo vide trattenere il respiro cercando di non pensare al sangue.
“Ti...faccio...male?”
“...No...” balbettò Bella.Anche se era una bugia, ma non gliene importava niente.Quel suo dolore fisico non era niente paragonato a quello che provava Edward, quindi preferì mentire. Gli sorrise, gli prese la mano che si era morsicato per non ferirla e gliela strinse forte.
Bastò quel gesto ed uno sguardo.E in un attimo bocche che presero a cercarsi disperatamente e svergognatamente, assetate d’amore, desiderose di appartenersi. Due corpi che iniziarono la loro danza lentamente, assaporando ogni istante, mani audaci e virili che accarezzavano una pelle liscia e rovente, mani femminili e soffici che esploravano timidamente quel corpo nuovo e solido. La danza di due lingue che si accarezzavano l’un l’altra, di pelli che si sfregavano prima quasi timorose e poi sempre più coraggiose, di gambe che si intrecciavano, di dita tra i capelli, di occhi socchiusi, di respiri. Di movimenti aritmici e sempre più profondi, sempre più lenti. Del bacino di Edward che con passione premeva contro quello di Bella.
Un leggero soffio di vento le accarezzò il viso, un istante prima che si accorgesse che Edward le aveva scansato un ciuffo sudato dal volto con un piccolo sbuffo. “Voglio vederti bene…” le sussurrò all’orecchio, prima di guardarla un’ultima volta negli occhi e poi scendere a baciarle il collo e poi giù, sempre più giù…
<<Vorrei poterti dire quanto sei bella, ma non credo di averne le forze. Bella, fantastica… e non sai di esserlo.
Scendo a baciarti il seno, ancora una volta, ma ora c’è il sapore salmastro del tuo sudore ad accompagnare quello dolce della tua pelle… il pensiero di ciò che potrei fare di questa pelle immacolata se solo il mio autocontrollo perdesse il suo precario equilibrio mi fa paura, neanche immagini quanta, amore mio… scusami, so che sto stringendo la tua mano con troppa forza. Non voglio farti male. Anch’io sento le tue mani. Anch’io voglio rabbrividire, chissà se riesco a regalare ai tuoi occhi lo stesso spettacolo.
Non sono neanche sicuro di meritarmi di essere il primo uomo della tua vita.
E le mie labbra sono di nuovo sulle tue, a cingerle, accarezzarle, proteggerle… a perdersi in quel bacio che cela a malapena i nostri sospiri di eccitazione, la tempesta che si sta facendo strada dentro di noi, la nostra voglia di urlare.
Porto le mani attorno alla tua vita, stringo la tua carne quasi con prepotenza, ti attiro più vicina a me. Per essere ancora di più dentro il tuo corpo. Per vedere i tuoi occhi spalancarsi… sapevo che l’avrebbero fatto.
Lo sai cosa vorrei? Vorrei sentirti dire che non mi lascerai mai. Qui, in questo momento. Perché ho bisogno di crederci...>>
Bella avvertì le mani di Edward stringerle più forte i fianchi, prima che con un movimento deciso e fluido il ragazzo si tirasse su, trascinando il corpo della ragazza a cavalcioni sul suo, senza uscire dal suo corpo caldo.
Edward appoggiò la fronte contro quella di lei quando avvertì di essere giunto vicino al limite.
“Grazie”
“Non lasciarmi”
E poi accadde. Quell’improvviso e magnifico calore si sprigionò nel ventre di Edward, irradiando raggi d’amore in tutto il resto del corpo, nel medesimo istante in cui un ultimo spasmo fece rabbrividire il corpo tremante di Bella. Gli si abbandonò addosso, esausta.
Edward sollevò il capo fino a poter fissare il soffitto, e chiuse gli occhi. “Non ti lascio” mormorò, stringendola nel suo abbraccio, questa volta dolce e protettivo.
Bella trovò le forze di rabbrividire un’ultima volta, nell’istante in cui il ragazzo le baciava una tempia. “Va tutto bene?”
Lei gli rivolse un piccolo sorriso grato e amorevole, prima di sbattere un paio di volte le palpebre. “Benissimo… e tu?”
Edward le rispose con quel sorriso meraviglioso :”Amore mi sento in paradiso!”
Lei gli sorrise un’ultima volta poi appoggiò la testa alla sua spalla e infine esausta si addormentò.
Guardò il volto addormentato della ragazza, appoggiato sulla sua spalla. Le accarezzò il volto e poi la adagiò delicatamente fino a farla stendere, sorreggendole la testa con una mano.
Afferrò il lembo del lenzuolo raggomitolato ai piedi del letto e la coprì dal petto in giù.
Si stese accanto a lei, appoggiandosi su un gomito. Le passò una mano sul volto ancora umido di sudore, facendole scorrere un dito sulle labbra. Non riuscì ad evitare di sorridere.
Più la guardava e più gli appariva strana… non gli era mai capitato di vederla così stravolta. Così desiderosa di un po’ di pace, ma allo stesso tempo al settimo cielo. Bella… la pasticciona che gli aveva fatto perdere totalmente la testa, ed ora non riusciva a tenere gli occhi aperti. Non trafelata come quando correva da una classe all’altra o arrivava in ritardo a scuola, ma sconvolta da quella stanchezza interiore che profumava di quel contatto così intimo che era riuscito a distruggere qualsiasi difesa in lui. In un immortale.
Ma allo stesso passo del sorriso che gli stava pian piano incurvando le labbra, la ragione di quella portentosa sensazione di novità si faceva strada dentro di lui… era ovvio cosa fosse cambiato.
Isabella Swan era una donna.
L’innocenza dei suoi diciotto anni le era stata dolcemente rubata da qualcuno a cui il destino aveva imposto un’attesa di un secolo prima di iniziare ad amare, e ora il motivo gli appariva fin troppo cristallino… il suo destino era lei, era sempre stato lei.
Cercò di concentrarsi su se stesso, cercando dentro di lui quella stanchezza d’amore che sembrava averla sopraffatta così all’improvviso, e un sottile e malinconico moto di delusione lo invase quando si accorse che non provava nessuna di quelle sensazioni.
La guardò a lungo...
<<Sei solo la mia vita, Bella.>>
La pioggia picchettava contro la finestra con il rumore metallico di milioni di piccolissime lame, affilate ed impietose.
Qualcosa di umido e fastidioso solleticava la fronte di Bella, che provvide subito ad investigare con le proprie mani, neanche troppo delicatamente. Scoprì che si trattava dei suoi capelli, e se li scansò con un gesto secco.
“… avanti… sono proprio curioso di vedere che faccia avrai al tuo primo risveglio da donna”
Gli occhi della ragazza si spalancarono, quasi come se fossero stati mossi da una volontà propria.
“Un uomo non lo sono mai stata” bofonchiò.
Ma Edward non le rispose. Si limitò a piegarsi sul suo volto per baciarle le labbra. Quei baci nuovi, che sapevano della voglia di spaccare il mondo pur di amarsi.
“… non dirmi che ti sei già dimenticata tutto…” scherzò Edward.
La ragazza gli sorrise. “Mi ricordo ogni cosa… ti è mai capitato di fare quei sogni così belli che la mattina ti senti felice senza neanche ricordare quello che hai sognato?”
Edward sbuffò. “Bella, è passata mezzora”
“… beh, non importa, è la stessa cosa” ribattè imperterrita lei “sono sicura di aver sognato… ed era qualcosa di meraviglioso”
Il ragazzo intrecciò le dita con quelle di lei. “Io no sogno mai”
Bella alzò spallucce. “Io faccio quasi sempre incubi”
“Anche quando ci sono io?”
Lei alzò gli occhi al cielo. “Tanto la risposta la sai già”
Per qualche istante tacquero entrambi, cullati dal suono della pioggia inarrestabile.
Fu Bella a scuotersi, ma solo quando si accorse, a malavoglia, di quanto quel contatto fluido e spontaneo tra le loro dita la stesse ipnotizzando. “Perché mi hai detto grazie?”
Edward inarcò un sopracciglio. “… per avermi fatto il regalo più bello che avessi mai ricevuto. E per esserti fidata di me”
Il cuore le si fermò in gola, e la ragazza deglutì a forza. Non era giusto… perché a lei? Cosa aveva mai fatto per meritarsi un simile miracolo?
Per la prima volta da quando aveva riaperto gli occhi, accarezzò con lo sguardo quel corpo tonico e perfetto che la sovrastava dolcemente. Quelle spalle scolpite e marmoree, il petto solido che aveva sentito fremere contro il suo, e anche se in quella posizione poteva quasi solo immaginarli, quegli addominali con cui aveva cadenzato i loro movimenti… la schiena ampia e dura come una roccia… e quel volto che da solo riusciva a distogliere la sua attenzione da qualunque altra meraviglia presente nel raggio di chilometri.
E poi tutto, tutto il resto.
“Sei vero?”gli chiese lei stupidamente
Lui ridacchiò, la baciò all’angolo della bocca e disse:”Quanto sei scema”
“Ehi!”
“… ‘infantile’ ti piace di più?”
<<Ti odio.>>
Ma non resistette alla tentazione di ricambiare il bacio, lasciando che le mani di lui scostassero pian piano il lenzuolo.
<<Bugiarda.>>
Poco più tardi,arrivò il momento della partenza...Charlie sfilò dalle mani di Edward il borsone di Bella, ringraziandolo.
Edward tornò allora sulla porta di casa Swan dove si trovava ancora Bella dicendole:
“Credo sia ora!”
Lei deglutì...
Lui la rassicurò dicendole:”Amore,due giorni voleranno e qui non succederà nulla te lo prometto”
“Penserò a te e… a tutto il resto ogni minuto”
Il meraviglioso volto di Edward si modellò con grazia nel suo sorriso più malizioso, mentre con uno sbuffo scansava uno dei ciuffi fradici che gli coprivano la vista. “… tutto… il resto?”
La ragazza storse il naso. “Già”
Edward le si avvicinò, cingendole i fianchi e appoggiando la fronte contro quella di Bella. “Ti lascio partire se mi giuri di non aver sofferto”
Istintivamente la ragazza rise. “Perché, anche se fosse?”
“Bella” il sorriso svanì dal volto di Edward.
La ragazza mandò giù un magone. “Non me ne importa niente del dolore. Ti amo troppo per curarmene”
“Quindi posso… chiudere gli occhi e rivivere due tra le ore più magiche che abbia mai vissuto senza la paura di averti ferita?”
Edward Cullen, sei impossibile. Più forte di una roccia e crolli in questo modo… Bella tornò a sorridere, poi si fece seria anche lei. “Non è che non puoi, devi”
Senza farsi attendere oltre, il ragazzo la prese in braccio, facendola leggermente sussultare. “Ti aspetterò”
“… tornerò strisciando, se sarà necessario”
Edward le baciò a lungo le labbra, mentre la pioggia accarezzava due loro figure più zuppe che mai.
“Bells, per favore, non vorrei vederti correre per l’aeroporto”
La voce impaziente di Charlie giunse ovattata dalla pioggia, e con la coda dell’occhio Bella lo scorse mentre tamburellava freneticamente contro il finestrino dell’auto, cercando di distogliere lo sguardo da loro due.
“… forse tutto questo è un po’ troppo per lui” obiettò Edward, inarcando un sopracciglio.
Bella gli rivolse una smorfia scettica, ma subito dopo forzò le sue labbra a sorridere. In fondo non era poi così difficile, nei momenti in cui si trovava con lui.
“Forza, è tardi” Edward la prese per mano e insieme percorsero il tratto che li separava dall’auto di Charlie, che sembrò parecchio sollevato – in parte anche per la fine delle effusioni tra sua figlia ed Edward.
Bella si accomodò sul sedile del passeggero e Edward la guardò. Si baciarono un’ultima volta.
“A presto amore mio”disse Bella sospirando
“A presto e vedi di non combinare pastiggi”
“Dopo oggi pomeriggio mi sa che ho esaurito le scorte!” Sul viso di lei spuntò un sorriso malizioso. Su quello di lui invece un sorriso un pò malinconico.
Mentre guardava la macchina dirigersi verso l’aereoporto,vagò con la mente al pomeriggio appena trascorso. La stessa cosa fece Bella all’interno della macchina della polizia.Appoggiata al sedile ripensando alle ultime ore divenne rossa,talmente velocemente da far pensare a Charlie che avesse caldo.
“Tesoro hai caldo?”
Lei si riscosse velocemente dai suoi pensieri e rispose:
“No no è solo che ho messo un maglione troppo pesante non preoccuparti”
“Va bene!”
Arrivarono all’aereoporto stranamente in anticipo.
Prima di scendere dall’auto l’ultimo raggio di sole le accarezzò il volto,quella carezza delicata che senza troppi sforzi associava alle sue carezze...Una carezza che non avrebbe confuso con nulla al mondo...
La carezza del crepuscolo.


Ultima modifica di Bella Cullen &lt;3 Ed il Ven Feb 27, 2009 12:10 pm - modificato 2 volte.
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Messaggio  Alice Cullen Mer Dic 17, 2008 6:28 pm

Oddio l'hai scritto tutto tu??!!affraid Mamma mia sei a dir poco eccezzionale!Davvero,mi ricorda molto il tipo di scrittura della Meyer e poi il testo è fluido,coinvolgente e brillante credimi!Veramente bellissimo,ti faccio i miei complimenti...potresti diventare una scrittrice te l'hanno già detto?Bravissimaaaa e complimenti!!!!!!!
Ciao!
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Messaggio  Bella Cullen <3 Ed Gio Dic 18, 2008 6:50 pm

Alice Cullen ha scritto:Oddio l'hai scritto tutto tu??!!affraid Mamma mia sei a dir poco eccezzionale!Davvero,mi ricorda molto il tipo di scrittura della Meyer e poi il testo è fluido,coinvolgente e brillante credimi!Veramente bellissimo,ti faccio i miei complimenti...potresti diventare una scrittrice te l'hanno già detto?Bravissimaaaa e complimenti!!!!!!!
Ciao!

Ti ringrazio tantissimo ^^ sn contenta ke ti sia piaciuta...si in effetti ho preso molto spunto dal tipo di scrittura della Meyer...adoro cm scrive!!!
Era da tempo ke volevo scrivere una storia su di loro...e ora sn contenta ke sia venuta bn^^
Grz 1000
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Messaggio  Alice Cullen 95 Lun Dic 22, 2008 1:17 pm

Sei Bravissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa Very Happy dvverooo nn sto scherzando...sei davvero brava...si può dire che hai un talento naturale..magari lo avessi anche io Razz
TE lo giuro sei blava blava..complimentiii Very Happy
io vaco
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Messaggio  i love Twilight Dom Gen 18, 2009 6:22 pm

dio mio è troppo forteeeeeeeeeeeeeeee e troppo romantico Very Happy I love you
i love Twilight
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